Daniele Scalea, Direttore Generale dell’IsAG, è stato intervistato il 17 febbraio 2015 da Radio Italia IRIB, l’emittente in lingua italiana della Repubblica Islamica dell’Iran, per commentare la notizia di un possibile invio di 5000 soldati italiani in Libia.
L’intervista può essere riascoltata cliccando qui.
Daniele Scalea ha fatto notare come l’atteggiamento schizofrenico della politica italiana in Libia derivi da una debolezza di fondo del nostro Paese, che si è visto fortemente condizionato dalle decisioni di Stati più forti. Una chiara dimostrazione è data dal ruolo svolto in prima linea dall’Italia, su trascinamento da parte di Francia, Inghilterra e Stati Uniti e in nome della democrazia, negli attacchi aerei contro il regime di Gheddafi, sebbene avesse, pochi mesi prima, firmato con questo un trattato di amicizia, cooperazione e non aggressione. Oggi ci si trova a dover nuovamente intervenire per respingere il pericolo di somalizzazione della Libia, peraltro già noto e denunciato al momento dell’azione aerea. Interpellato sulle parole pronunciate da Berlusconi al riguardo, il Direttore Scalea, pur non entrando nel merito, ha sostenuto che egli abbia indubbie responsabilità in entrambe le stagioni libiche e che, al momento, di fronte al pericolo rappresentato dall’emergere di forze estremiste, un tipo di intervento possa rendersi necessario.
(Veronica Tora)